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Non tutti i pellegrini che vengono a Roma e cercano di farsi fare una bella foto con gli Svizzeri che montano la guardia agli ingressi del Vaticano conoscono la storia di questi soldati che giurarono fedeltà al Papa. Bisogna risalire al Rinascimento e ai motivi che nel 1506 spinsero Papa Giulio II a far venire a Roma gli Svizzeri: i soldati elvetici, per la loro forza d'animo, i nobili sentimenti e la fedeltà proverbiale, erano ritenuti invincibili. II 22 gennaio 1506 è la data di nascita ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia, perché in questo giorno, sull'imbrunire, un gruppo di centocinquanta svizzeri, al comando del capitano Kaspar von Silenen, del Cantone di Uri, attraverso Porta del Popolo, entrò per la prima volta in Vaticano. Un cenno particolare merita la splendida divisa della Guardia: ai colori blu e giallo della famiglia della Rovere (cui apparteneva Giulio II), Leone X aggiunse il rosso, in modo da formare il colore dei Medici: per tradizione, la “paternità” di questa uniforme si fa risalire a Michelangelo. L'elmo, che si chiama morione, è di metallo a coppo emisferico, con alta cresta e orlo terminante anteriormente e posteriormente con punte rivolte all'insù; a destra e a sinistra, a sbalzo, è raffigurata la quercia, simbolo della famiglia della Rovere